Barolo
Barolo: uno dei più grandi vini italiani
Il Barolo è uno dei vini simbolo dell'Italia enologica, è conosciuto e ricercato in tutto il mondo per le sue impareggiabili caratteristiche organolettiche, la sua sorprendente longevità e la straordinaria capacità d'invecchiamento che lo rendono tra i migliori vini del mondo, se conservata correttamente, una bottiglia di Barolo può essere degustata tranquillamente anche 25/30 anni dalla vendemmia.
Il vino Barolo nasce in provincia di Cuneo, nelle langhe piemontesi da un solo vitigno, il nebbiolo vinificato in purezza, che in questa fortunata zona dà il meglio di sé stesso. La produzione del Barolo Docg è consentita in solo undici comuni, l'omonimo Barolo e i comuni di La Morra, Grinzane Cavour, Verduno, Novello, Serralunga d'Alba, Cherasco, Roddi, Castiglione Falletto e Monforte.
Come disposto nel disciplinare di produzione del vino Barolo, per potersi fregiare in etichetta di questo prestigioso nome, i vini devono essere fatti affinare per almeno tre anni, di cui due in botti di Rovere, mentre per la versione Barolo Riserva, l'affinamento deve durare almeno 5 anni, di cui due sempre in legno.
Il "Re dei Vini, il vino dei Re", così è chiamato il Barolo per la vicinanza della zona di produzione con il regno sabaudo, ha caratteristiche organolettiche uniche, per quanto diverse a seconda del comune di provenienza, colore granato nel calice, profumi di viola appassita, amarene e spezie al naso, mentre in bocca è caldo con una grande struttura.
Secondo l'Enoteca Regionale, le migliori annate di Barolo sono la 1947, 1971, 1982, 1990, 1997, 1999, 2001 e 2004, mentre tra i produttori più importanti del vino Barolo ricordiamo, Bartolo Mascarello e le sue famose etichette disegnate, Giuseppe Rinaldi, Bruno Giacosa, Accomasso, Giacomo Conterno e il suo celebre Barolo Monfortino, Gaja, Burlotto e tanti altri nomi che hanno contribuito, vendemmia dopo vendemmia, a rendere il vino Barolo uno dei vini più famosi e pregiati al mondo.