Il più grande vino Burlotto è il magico Barolo del vigneto Monvigliero di Verduno. La grandezza di Monvigliero risiede nei suoi aromi distintivi, che non assomigliano a nessun Barolo che abbiamo mai visto. Il suo profumo sorprendentemente intenso, e immediatamente riconoscibile, di olive nere provenzali, cedro e tartufo è a dir poco ipnotico. E non potrebbe venire da nessun altro posto sulla terra. È l'essenza del suo terroir.
Come i suoi antenati, Fabio si avvicina a Monvigliero in un modo che è sia classico che idiosincratico - per estrarre la grandezza essenziale della vigna. Al centro di questa tecnica è una leggera pigiatura di tutte le uve a piedi, un'incredibile macerazione di 60 giorni sulle bucce e, naturalmente, un lungo affinamento in botte di legno di grandi dimensioni. È un approccio praticamente inedito oggi, eppure il suo splendore si rivela in ogni bicchiere di questo Barolo unico.
In effetti, la magia di Monvigliero deve avere tanto a che fare con la tecnica quanto con l'altitudine relativamente alta del vigneto o con le viti di 45 anni nel terreno ricco di calcare.
La pigiatura coi piedi evita il problema dell'estrazione meccanica: rompere i semi e i tannini, che causano amarezza. Spiega anche come il frutto di Monvigliero possa resistere a sessanta giorni di contatto con la pelle - una pratica che un tempo prosperò nelle più grandi cantine delle Langhe ma scomparve negli anni '80. Vino dalla struttura potente, ma con una sensazione al palato delicatamente eterea.