- Rossana Gentile
- Approfondimenti
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Vorrei parlare di vini per festeggiare San Valentino in modo un po' originale, raccontando di bottiglie che mi fanno pensare all'amore non necessariamente nel senso romantico riferito alla coppia, ma ad un concetto più esteso, più generale.
L'amore si esprime in varie forme, ma il filo comune di queste è la forza con cui riesce a muovere il mondo, e rende ogni scelta, anche la più difficile, possibile. Allora vorrei proporre una gamma di vini per accompagnare il menu di vini di San Valentino, una scelta non scontata ma dove dietro ogni bottiglia si nasconde una bellissima storia d'amore.
Potremmo iniziare la nostra cena con una bella bottiglia di Champagne che, nonostante la struttura importante (risultato di nove anni di affinamento sui lieviti), presenta una bella freschezza e piacevolezza di sorso, che lo rende adatto ad essere degustato in abbinamento anche con piatti non troppo strutturati o antipasti. Lo Champagne Extra Brut Millesime 2015 di Antonie Bouvet è una bottiglia che mi conquistato. Sarà per la sua qualità e piacevolezza, sarà per la storia di questo giovane e talentuoso vigneron che ha ereditato la passione per lo Champagne da suo nonno Guy, sempre presente sulle sue etichette e a cui ha dedicato una Cuvée (Champagne Extra Brut Millesime 2010 "Guy Bouvet"). Osservare le etichette di Antoine Bouvet, disegni semplici colorati con tinte pastello che sembrano essere stati realizzati da un bambino (probabilmente lo stesso che nell'immagine tiene la mano a suo nonno e cammina lontano), è una delle più belle dichiarazioni d'amore che mi sia capitata di vedere.
Dopo lo Champagne possiamo passare ad assaggiare un vino rosso, magari non troppo strutturato come può essere un vino rosso dello Jura. Nel degustare, per esempio, l'Arbois Pulsard Vieilles Vignes del Domaine Amelie Guillot, si può raccontare la storia di questa ragazza cresciuta in Borgogna, terra d'eccellenza per la viticoltura francese e mondiale, ma invaghita di un territorio difficile come quella dello Jura, dove le colline si alternano alle montagne e poi alle pianure, dove il clima rende molto difficoltoso la coltivazione dell'uva e dove i vini sono caratterizzati da quel particolare stile ossidativo, non proprio semplice da apprezzare. Eppure questa terra fatta di paesaggi rurali e gente semplice ha fatto sentire Amelie a casa, e qui ha deciso di acquisire un piccolo pezzo di terra e dare inizio a questa meravigliosa storia d'amore.
La nostra "cena romantica" si potrebbe concludere, per esempio, con una bottiglia di Moscato d'Asti del vignaiolo indipendente Emilio Vada: uno storia basata su un amore incondizionato, quello per la propria terra. A Coazzolo, piccolo comune posto tra Monferrato e Langhe, si trovano le vigne curate in modo attento e meticoloso da Emilio, perchè "solo da uve di qualità è possibile produrre vini eccellenti". Con la dolcezza e l'aromaticità del Moscato d'Asti si conclude la nostra serata, ma è bello pensare a quante storie d'amore si posso raccontare dietro ad un calice di vino o su quel calice stesso.
La magia del vino non sta solo nel rendere speciale e piacevole un momento o nello sbloccare i freni inibitori, il vino è anche capace di rimetterci in contatto con le nostre emozioni più nascoste, con la nostra terra, con le nostre radici.
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