- Rossana Gentile
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L'Armagnac è il più antico distillato prodotto in Francia, in particolare in Guascogna, regione situata a sud-ovest della Francia che tra colori saturi e vecchi borghi abbandonati ha dato i natali ai tre moschettieri di Dumas.
Attraverso dei documenti storici si è potuto verificare che l'Armagnac è il distillato più antico mai registrato dalle fonti: il manoscritto di Auch, datato 1411, cita in dialetto guascone i benefici e gli effetti curativi dell’acquavite di vino “vivacizza l’ingegno e l’allegria“. Si differenzia dal Cognac (anch'esso distillato di vino), per la zona di provenienza ma come quest'ultimo, anche l’Armagnac, dal 1909, è sottoposto a un disciplinare che delimita la zona di produzione e la divide in 3 zone: il Bas-Armagnac (o Armagnac Noir, per i boschi cupi che popolano la zona),è sicuramente la zona più importante, dove i terreni silicei e sabbiosi conferiscono grande eleganza e delicati profumi floreali; il Ténarèze, al centro della regione, dove si producono distillati più austeri predisposti a un lungo invecchiamento; e infine l’Haut-Armagnac da cui derivano gli Armagnac meno pregiati.
Come il Cognac, anche l’Armagnac parte da un vino da uve Ugni Blanc, spesso assemblate con Folle Blanche e Colombard. La differenza principale dell’Armagnac rispetto al Cognac è nel tipo di alambicco usato per la distillazione: mentre per quest’ultimo è utilizzato l’alambicco charentaise, per l’Armagnac si usa l’armagnacais e il così detto "metodo a colonna". Nel primo, il ciclo di produzione ha bisogno di una pausa tra la prima e la seconda distillazione per riempire nuovamente la caldaia. L’alambicco armagnacais invece, costituito da 2 alte colonne, una di refrigerazione e l’altra di distillazione, è di tipo continuo: il vino da distillare, prima di entrare nel bollitore, raffredda i vapori generati dalla caldaia in un ciclo che non si interrompe. Grazie a questo metodo, l'Armagnac raggiunge una gradazione alcolica finale di circa 52 gradi, riuscendo a mantenere un grande ventaglio aromatico nei profumi e nei sapori. Prima di essere messi in commercio la gradazione alcolica va abbassata a 40 gradi aggiungendo ogni 2 mesi piccole quantità di miscele tra acquaviti giovani e acqua. Segue la fase di affinamento, svolta in botti di rovere della capienza di circa 400 l della Guascogna o delle foreste di Limousin. (la scelta del legno è fondamentale perchè influenza il colore e gli aromi del distillato.)
L'invecchiamento ha un periodo minimo di 3 anni, ma è molto difficile degustare un Armagnac giovane, che risulta molto spostato sulle durezze, con tannini parecchio evidenti e duri. Dopo tre anni invece, inizia a divenire più morbido ed arricchirsi di aromi complessi. Rispetto al Cognac, è più frequente che per l'Armagnac vengano utilizzate uve della stessa annata che viene riportata poi in etichetta, come accade per un vino. Nel caso degli assemblaggi di diverse annate invece, il numero sull’etichetta indica gli anni di invecchiamento del distillato più giovane. In etichetta ritroviamo, come per il Cognac, le seguenti diciture: Trois etoiles o VS per i prodotti in cui l’acquavite più giovane del blend ha almeno un anno; VO, VSOP, Réserve: almeno 4 anni; e infine Extra, Hors d’Age, Napoleon, XO, Vieille Réserve, con oltre 5 anni di invecchiamento.
L’Armagnac è un distillato meno diffuso e più di nicchia rispetto ad altri e allo stesso Cognac, un prodotto apprezzato solo dai veri intenditori. Perfetto per essere degustato dopo i pasti, liscio con il bicchiere leggermente riscaldato con il calore delle mani per consentire al distillato di sprigionare tutti i suoi aromi e i suoi profumi. L'Armagnac è caratterizzato da un aroma di vaniglia a naso e da note di albicocca, agrumi e note balsamiche di liquirizia, un bouquet che si intensifica ed arricchisce con l'invecchiamento.
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