- Simona Smeriglio
- Approfondimenti
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Il vino, oltre ad essere la bevanda enogastronomica per eccellenza, si porta dietro alcuni gesti e pratiche che accompagnano il servizio e l'assaggio. Per fare una corretta degustazione si deve tenere conto di molte variabili che influiscono sulle caratteristiche organolettiche, a partire dalla conservazione, alla temperatura, per passare alla scelta del calice adeguato, ed infine, all'apertura della bottiglia stessa.
Quanto tempo prima aprire una bottiglia di vino? Una domanda a cui non è facile dare una risposta con estrema precisione. Vediamo insieme qualche consiglio e di quali caratteristiche tenere conto.
Conservazione
E' buona pratica conservare il vino in posizione orizzontale, per mantenere il tappo di sughero umido; prima però di procedere con l'apertura, è sempre consigliabile posizionarla in anticipo in posizione eretta ( Gli esperti suggeriscono ben ventiquattro ore prima ). A parte alcuni casi specifici, qualche ora può bastare, questa pratica permette ai sedimenti di depositarsi sul fondo.
Ossigenazione
L'ossigenazione, ovvero l'esposizione del vino all'ossigeno, è un processo che può avere un impatto significativo sulle caratteristiche di sapore, aroma e stabilità. Alcuni vini necessitano di una lunga e non violenta ossigenazione , altri preferiscono un contatto breve ma intenso , magari tramite l'utilizzo di un decanter o caraffa.
Quando si parla di bollicine, che siano bottiglie di prosecco, Cremant o Champagne, il problema dello stappare in anticipo la bottiglia, non si pone. Gli spumanti infatti, possono essere aperti e serviti, al fine di coglierne tutte le caratteristiche e soprattutto, preservarne il cosiddetto "perlage". ( salvo alcuni casi specifici )
E il vino bianco? Quante volte abbiamo sentito dire che il vino bianco va bevuto giovane, se non nell'arco dell'anno. Uno dei tanti miti da sfatare del mondo del vino. Vi basti pensare al Riesling, considerata l'uva più longeva del mondo, ma senza dimenticare lo Chardonnay, lo Chenin Blanc, il Fiano,...
In linea generale il vino rosso va ossigenato, i vini giovani possono essere stappati una o due ore prima di servirli, i più maturi che hanno subito un lungo processo di affinamento tre o quattro ore prima. Se necessario, il decanter può essere un valido alleato per agevolare il processo.
In conclusione, non esiste il "tempo di ossigenzazione perfetto", prima si deve valutare la tipologia, l'età e lo stato di conservazione. Tuttavia è sempre consigliabile fare una prima degustazione al momento dell'apertura, per comprendere quale potrebbe essere il tempo ottimale per il proprio gusto.
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