- Arianna Ligi
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La Francia produce vini tra i più rinomati e prestigiosi al mondo. La fama dei vini francesi è figlia di una storia davvero antica, venne introdotta la viticoltura nel 600 a.C dai Greci e fu grazie ai Romani che iniziò la commercializzazione dei vini e il loro successo, che fino ai giorni nostri rimane totalmente indiscusso.
I vini francesi hanno nomi che rimandano ai loro luoghi di origine e quando si parla di questa incredibile produzione, si sente spesso citare un nome, il famoso “terroir”. Un termine discusso, spesso poco compreso, ma che ha in realtà un’interpretazione semplice. Il terroir è un insieme di aspetti e fattori che rendono il vino unico, ad esempio posizione geografica, clima, suolo, vitigno, vinificazione, per citarne alcuni. I vini francesi sono indissolubilmente legati al microclima e al suolo in cui vengono coltivati.
Avvicinarsi ai vini francesi è l’inizio di un viaggio di scoperta incredibile ed è imprescindibile fare molti assaggi e degustazioni, per iniziare a farsi una vaga idea del panorama enologico francese.
Lo Champagne è normalmente il vino di più facile e immediato approccio per il suo legame indissolubile con le occasioni di festa ma certamente anche i meno esperti hanno in mente l’immagine di qualche etichetta dei vini di Bordeaux con i loro castelli e la fama dell’altissima qualità dei vini di Borgogna.
Scoprire i vini francesi è un viaggio appassionante, che si tratti di Alsazia, Beaujolais, Valle della Loira o Jura, sono vini capaci di stupire, coinvolgenti e di cui, dopo pochi sorsi, ci si può follemente innamorare.
Se si parla di Francia, non si può non citare la Borgogna, terra della passione del piccolo produttore, di vini rari e preziosi. Tradizione dai monaci benedettini fino ai giorni nostri. In Borgogna si bevono spesso vini memorabili anche se talvolta si può bere meno bene perchè si tratta di un territorio molto frastagliato, colmo di eccezioni e diversità. Quando si bevono quelli giusti, si tratta di vini grandi davvero, tesi, minerali, anche oltre le nostre aspettative. Purtroppo i prezzi aumentati molto negli ultimi anni non aiutano, ma una buona ricerca direttamente sul terrotorio permette di scprire ancora oggi produttori e vini molto sottovalutati a prezzi competitivi.
Tornando al caro “terroir” qui, come in nessun altra parte del mondo, il rispetto delle caratteristiche e delle differenze dei singoli vigneti è una condizione essenziale. Ad esempio l’enologia della Borgogna è oggi diventata grande grazie al lavoro di preservazione della diversità dei vari luoghi e si parla spesso di “climat” ovvero di piccoli vigneti le cui caratteristiche sono fortemente influenzate dalle locali condizioni micro climatiche e del suolo.
I vini di Borgogna, sono tra i vini francesi che anche dopo anni di assaggi, riescono a farti sentire un certo senso di “inadeguatezza”, è una terra complicata ricca di diversità; ad esempio si dice che la Cote de Nuits sia zona vocata solo a grandi rossi e poi assaggi alcuni bianchi in Nuits St Georges da far tremare le ginocchi. Si dice che i Meursault siano burrosi o grassi e poi si scopri il cru Perrières che è estremamente minerale e dritto.
La Borgogna è questa terra qui, stupisce e rapisce e non annoia mai. Qui si possono trovare vini francesi mai scontati o banali, è terra di nuovi produttori in fermento tesi a dare il massimo rispettando la tradizione.
Non è un caso se i vini francesi siano famosi per essere fra i più lussuosi al mondo, Bordeaux la città del vino francese per eccellenza produce vini da Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc da far girare la testa per non citare la qualità incredibile dei vini spumanti più famosi al mondo, gli Champagne. Nella Valle della Loira il Sauvignon Blanc è noto per la finezza e l’eleganza e la Valle del Rodano per la delicata spezia regalata dal vitigno Syrah.
Bisogna ricordare che l'unicità e il prestigio dei vini francesi è dovuto anche al sistema legislativo di tutela, capace di tutelare la qualità dei vini. Risale al lontano 1855 la prima classificazione dei vini di Bordeaux e riguarda i vini prodotti esclusivamente nella regione del Médoc e classifica i produttori, gli Châteaux. Al contrario, in Borgogna, la classificazione si basa sulla qualità delle singole vigne. Intorno al 1930 vengono introdotte le denominazioni di origine sotto il nome di AOC Appellation d'Origine Contrôlée.
Le aziende produttrici hanno compreso velocemente l'importanza di sviluppare il proprio marchio e alcuni vini francesi ad oggi sono diventati quasi degli oggetti di culto nel panorama enologico mondiale: da Chateau Lafite Rotschild nella regione di Bordeaux a Chateau LaTour in Borgogna , a Chateau d'Yquem per i vini dolci di Sauternes e Barsac , per finire ai grandi Champagne di Louis Roederer , Moet & Chandon, Ruinart , Krug per citarne solo alcuni.
Per parlare in numeri, i vini francesi vengono prodotti da circa 840.000 ettari di vite coltivata in Francia da regioni estremamente votate alla viticoltura in un territorio che ha pochi eguali nel mondo e che non ci stancheremo mai di scoprire e assaggiare.
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