Bonnes Mares Grand Cru 2019 Georges Roumier
Quello di Georges Roumier è uno dei Domaine storici più rinomati e ricercati di Borgogna, ed il "Bonnes Mares" Grand Cru è tra le sue etichette più importanti. Il Domaine, la cui sede storica è situata a Chambolle Musigny, possiede 1,39 ettari di questo prestigioso vigneto sito a metà tra le denominazioni di Chambolle Musigny e Morey Saint Denis.
Dei 15,05 ettari totali di Bonnes Mares la porzione maggiore di trova a Chambolle Musigny, a nord del villaggio e di Les Fuées, e solo 1,52 ettari si trovano nella denominazione Morey, a sud di Clos de Tart. In questa zona terre rosse e marne bianche si fondono conferendo al vino morbidezza e frutto, al tempo stesso eleganza e mineralità. Nella porzione di questo Grand Cru posseduto dal Domaine Georges Roumier vi è una percentuale maggiore di marne bianche, una particolarità che Christophe Roumier tende a valorizzare attraverso una vinificazione separata delle uve che provengono da terreni diversi, assemblati prima dell'imbottigliamento.
La precisione e la volontà di rispecchiare i diversi tipi di terroir nella loro autenticità, incrementato dalla scelta di seguire metodi di agricoltura biodinamica, sono i punti di forza attraverso cui il Domaine Roumier continua a mantenere la sua fama in Borgogna.
I vini del Domaine Georges Roumier si indentificano per precisione, finezza, persistenza e sono espressioni pure ad autentiche dei diversi terroir di appartenenza. Questo Bonnes Mares Grand Cru 2019 non è da meno: un Bonnes Mares più floreale e minerale rispetto agli altri vini della denominazione per l'influenza dei terre bianche, è un vino pregiato di grande eleganza e persistenza che, come tutte le bottiglie del Domaine, è dotata di una grandissima predisposizione all'invecchiamento.
Una perla rara di Borgogna che solo chi avrà la fortuna di possedere potrà vivere nella sua pienezza al raggiungimento della piena maturità.
DENOMINAZIONE: Bonnes Mares Grand Cru AOC
REGIONE: Borgogna (Francia)
VITIGNI: 100% Pinot Noir
VINIFICAZIONE: Vinificazione secondo principi di agricoltura biodinamica: vendemmia manuale tendenzialmente ritardata rispetto agli altri produttori, con selezione delle uve migliori. Fermentazione spontanea con lieviti indigeni, con macerazione di 25 giorni svolta in acciaio. Affinamento in botti nuove al 40% per 18 mesi, imbottigliamento con riposo di qualche mese in bottiglia.