Chianti
Il Chianti e il Chianti Classico Toscano
Il Chianti è uno dei vini più rappresentativo del panorama enologico toscano, terra di vino famosa e riconosciuta in tutto il mondo per la grande qualità dei suoi prodotti ed abilità dei suoi produttori di vino.
Il Chianti è un vino rosso toscano, differenziato essenzialmente in due varianti regolamentate da disciplinare e da un consorzio del Chianti a protezione dell'identità del vitigno, che dividono in base alla zona di produzione: l'area di coltivazione storicamente riconosciuta come madre patria e definito Chianti Classico, e un'area più allargata, più giovane e considerabile un'espansione territoriale della storica zona produttiva che da disciplinare può solo definire la sua produzione come Chianti.
Insieme al Brunello di Montalcino il Chianti è prodotto da uve Sangiovese, è un vino toscano pluripremiato e uno dei vini toscani più famosi al mondo che fa parte in maniera sinergica della tradizione enologica di questa terra, specialmente ricercato soprattutto all'estero dove viene riconosciuto come uno dei più importanti vini rossi italiani.
La differenza tra Chianti e Chianti Classico
L'aggettivo classico in associazione al vino rosso toscano Chianti non è casuale e, spesso, viene svuotato del suo reale significato e del suo valore storico che infatti, rappresenta il Chianti "originale", il "vero" Chianti toscano della tradizione enologica della regione.
Tutto il vino prodotto al d fuori della zona produttiva storicamente riconosciuta e regolamentata dall'apposita disciplinare è definito Chianti, mentre tutta la produzione all'interno dell'area designata è una docg Chianti Classico.
Sono quindi due denominazione ben distinte, con disciplinari di produzioni differenti, diverse aree produttive e propri Consorzi di tutela designati.
Il Chianti Classico docg è prodotto da uva Sangiovese per il 70% minimo fino alla sua espressione in purezza (Sangiovese 100%) coltivata e vinificata al centro del territorio toscano comprendendo parte delle province di Firenze e Siena.
Inoltre, la percentuale restante delle uve utilizzate per la vinificazione devono essere rigorosamente a bacca rossa di tipologia autoctona come Canaiolo Nero o Colorino, ma anche internazionale tra cui, per lo più, Cabernet Sauvignon e Merlot.
Per rispetto della disciplinare, tutto ciò che concerne coltivazione, vinificazione, conservazione ed imbottigliamento deve avvenire nelle zone afferenti alla denominazione, pena l'impossibilità di rientrare in una docg Chianti Classico.
Infine, a disciplinare Chianti docg riconosce in qualità di «Chianti» e «Chianti Superiore» le sottozone "Chianti Colli Aretini", "Chianti Colli Fiorentini", "Chianti Colli Senesi", "Chianti Colline Pisane", "Chianti Montalbano", "Chianti Montespertoli" e "Chianti Rufina" a patto che tutte le condizioni e i requisiti richiesti dalla disciplinare stessa siano sempre rispettati, prima tra tutte il territorio di produzione, rappresentato geograficamente (il Chianti) da quella parte di Toscana delimitata a nord dai dintorni di Firenze, a est dai Colli del Chianti, a sud dalla città di Siena e a ovest dalle vallate della Pesa e dell’Elsa;
Il colore è rosso rubino ma può divenire, secondo l’origine, intenso e profondo. L’odore ricorda note floreali di mammole e giaggiolo unite a un tipico carattere di frutti rossi e il sapore è armonico, asciutto, sapido, con una buona tannicità e si affina col tempo al morbido vellutato. La gradazione alcolica deve essere di minimo 12,50 %. Il Chianti Classico d’Annata è un vino da apprezzare giovane, ma la Riserva e la Gran Selezione si prestano ad un lungo invecchiamento.
Sempre rosso rubino, il vino Chianti, al contrario del Chianti Classico, prevede una minor percentuale di Sangiovese (70% minimo anziché 80%; 75% minimo per la sottozona “Colli Senesi”) e l’uso di uva bianca {max. 10%} nel taglio del vino.
Viene prodotto in una vasta zona compresa tra le province di Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena (nel dettaglio, tipologie e sottozone sono le seguenti: Chianti Colli Aretini;Chianti Colli Fiorentini; Chianti Colli Senesi; Chianti Colli Senesi Riserva; Chianti Colline Pisane; Chianti Montalbano; Chianti Montespertoli; Chianti Rufina; Chianti Superiore).
Ad eccezione delle riserve, è un vino da apprezzare nei primi anni successivi alla vendemmia.
La gradazione alcolica deve essere di minimo 10,50%; in alcune sottozone il minimo di innalza fino a 11-11,50%, per raggiungere il minimo del 12,50% nella riserva del Chianti Colli Senesi.