Il vino rosso ha origine antichissime, i primi riferimenti di questo tipo di vino risalgono addirittura all'antica Mesopotamia. Nel mondo esistono diverse sfaccettature di questa tipologia di vino, da quelli tannici e strutturati a quelli più leggeri e beverini. I pregiati vini rossi italiani, piemontesi, toscani e veneti su tutti o i grandi rossi francesi di Borgogna o di Bordeaux, senza dimenticare quelli meno noti ma ugualmente sorprendenti, come i rossi spagnoli o sudamericani.
Su Grandi Bottiglie trovi una vasta selezione di vini rossi pregiati, italiani e francesi, dai prodotti delle cantine più prestigiose e rinomate alle bottiglie meno conosciute ma che raccontano la storia di un terroir.
Il vino rosso viene prodotto solo a partire da uve a bacca rossa, attraverso il processo produttivo della vinificazione in rosso. Prima ancora che in vigna il vino viene "progettato" nella testa del produttore o dell'enologo, a seconda del tipo di vino che si vuole produrre infatti viene deciso il momento della vendemmia: durante il periodo di maturazione, all'interno dell'acino aumentano gli zuccheri (che si trasformeranno in alcol durante la fermentazione) e diminuiscono gli acidi. Solitamente i rossi tendono ad avere minore acidità rispetto ai vini bianchi, per cui la vendemmia avviene solo quando l'uva è perfettamente matura, o in alcuni casi, in fase di sovramaturazione.
Terminata la vendemmia, i grappoli vengono portati in cantina e viene effettuata una seconda decisiva scelta in base al risultato che si vuole raggiungere, si può procedere con la diraspatura, la separazione degli acini dai raspi, prima della pigiatura oppure si possono pressare i grappoli interi; dato che la parte legnosa del raspo contiene molti tannini, decidere di procedere senza diraspatura farà si che il vino rosso ottenuto alla fine avrà molta più astringenza in bocca.
Dalla pigiatura dei grappoli si ottiene il mosto, un suco d'uva di colore verdastro che verrà fatto fermentare insieme alle bucce e ai vinaccioli dell'uva, in una fase di produzione che prende il nome di macerazione. In questa fase, che dura dai 10 giorni alle 4 settimane, vengono estratte le sostanze coloranti dalle bucce, gli antociani, e gli altri polifenoli che lo arricchiranno di aromi e profumi, mentre i vinaccioli rilasciano tannini che daranno struttura al nostro vino. Più è lunga la macerazione più il vino finale risulterà tannico e di un colore rosso più intenso.
Contemporaneamente alla macerazione avviene anche la fermentazione alcolica del mosto, grazie ai lieviti indigeni presenti nelle bucce oppure aggiunti appositamente: gli zuccheri si trasformano in alcol etilico grazie all'azione dei lieviti. La fermentazione alcolica può essere spontanea o indotta tramite il controllo della temperatura, per non compromettere la qualità del vino finale è necessario che si mantenga fra i 25 e 30°C.
Durante la fermentazione, le vinacce si uniscono tra loro formando il cosiddetto cappello delle vinacce, uno strato solido e compatto che impedisce il contatto del liquido con l'aria, rischiando la formazione del fastidioso acido acetico. Per contrastare questo fenomeno esistono svariate tecniche che hanno la funzione di mescolare mosto e cappello, come la follatura, una pressione meccanica esercitata per far affondare il cappello sul mosto, il rimontaggio, che consiste nello spillare il mosto da sotto il cappello e riversarlo sopra o il cappello sommerso per cui il cappello viene trattenuto sotto il livello del mosto.
Terminata la fermentazione alcolica avviene la fermentazione malolattica durante la quale l'acido malico viene trasformato in acido lattico, per limare le durezze e la spigolosità del vino. Ora che il mosto ha completato la sua trasformazione si procede con la svinatura, ovvero la separazione del vino dalle fecce e dai lieviti esauriti, questa può avvenire tramite filtrazione o in maniera naturale abbassando la temperatura delle vasche.
Prima di essere imbottigliato c'è un ultimo passaggio, quello della maturazione, che può avvenire in acciaio, in vasche di cemento, in anfora, in botti grandi di legno o in barrique. La durata della maturazione dipende dal disciplinare di produzione o da una scelta del produttore. Terminata la maturazione il vino viene finalmente imbottigliato e dopo un'ulteriore sosta in bottiglia, detto periodo di affinamento,è pronto per essere venduto e bevuto.
L'Italia ha una grande tradizione enologica ed i nostri vini sono riconosciuti come eccellenze in tutto il mondo, i più famosi rossi italiani vengono prodotti in Piemonte e Toscana, anche se in tutta la Penisola si possono trovare grandi vini rossi.
Il Nebbiolo è il vitigno principe del Piemonte, alla base dei pregiati vini rossi piemontesi come Barolo e Barbaresco, ma anche Carema, Roero rosso, Gattinara e Ghemme.
In Toscana è invece il Sangiovese a dar vita ai grandi vini rossi toscani, come il Brunello di Montalcino e il Chianti Classico, ma anche al Morellino di Scansano, il Nobile di Montepulciano e il Sangiovese di Romagna.
In Veneto si producono famosi vini rossi in Valpolicella con uve autoctone come Corvina, Rondinella e Molinara da cui si ottengono il Valpolicella e l'Amarone della Valpolicella.
Nel resto dell'Italia le varietà a bacca rossa da cui si ottengono i grandi rossi italiani sono il Montepulciano, il Primitivo, il Negramaro e l'Aglianico.
In Francia le due regioni più famose per i vini rossi sono la regione di Bordeaux, dove si producono grandi vini a base di Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot e la Borgogna dove si producono diverse varietà di vino rosso pregiato, partendo però da un solo vitigno, il Pinot Noir. Le altre zone di produzione più importanti sono il Rodano con i suoi vini a base di Syrah e la Valle della Loira con i vini a base di Cabernet Franc e Gamay.
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