I vini Spagnoli
Le origini della storia della viticoltura in Spagna risalgono al VIII con i Greci, ma furono i Romani a commercializzare per primi il vino spagnolo, esportandolo poi in Francia, Normandia ed Inghilterra. Attualmente, la Spagna rappresenta una delle realtà più interessanti in Europa per la produzione di vino, non solo perchè si trova al terzo posto al mondo per la quantità di prodotti, ma soprattutto per gli alti standard qualitativi che offre, detenendo il primato mondiale per le più basse rese per ettaro.
Il vino spagnolo viene gestito dalle "bodegas", che acquistano le uve da viticoltori esterni e si occupano di tutti i processi di vinificazione e commercializzazione, infatti sono pochi i viticoltori che producono le proprie bottiglie dai vigneti di proprietà.
Come accade in Francia e in Italia, anche il sistema vinicolo in Spagna è definito da un disciplinare di produzione, che si divide in 6 categorie: alla base ci sono i Vino de Finca, Vino de la Tierra e Vino de Calidad de Indicación Geográfica (I.G.). Poi ci sono le D.O., o Denominación de Origen e le D.O.Ca., o Denominación de Origen Calificada, che sono solo due: Rioja e Priorat.
Un altro tipo di classificazione si fa in base all'affinamento che il vino svolge, parametro che viene indicato in etichetta con la seguente terminologia: “Joven” per vini con meno di un anno di affinamento, “Crianza”, per i rossi con più di 2 anni di invecchiamento (di cui almeno uno in botte) e sei mesi minimi per i bianchi, “Reserva” e “Grand Reserva”, per i rossi invecchiati almeno 3 e 5 anni (di cui almeno uno in botte) e 2 e 4 anni (di cui 6 mesi di botte) per i bianchi. “Doble Pasta” per i rossi che macerano su una quantità doppia di bucce rispetto ad un vino normale.
In Spagna vengono coltivati circa 600 varietà differenti di vitigni, di cui la maggior parte però sono internazionali. Per quanto riguarda i vitigni autoctoni, il più diffuso a bacca rossa è la garnacha tinta, ma il tempranillo è il vitigno più nobile da cui si ricavano i vini rossi spagnoli più importanti. Tra i vitigni a bacca bianca, i più rilevanti sono albariño e verdejo.
Le zone vitivinicole in Spagna sono principalmente 6: la Rioja è in assoluto l'area più importante, situata a nord del paese, famosa per i suoi rossi a base di uve tempranillo: vini ricchi, complessi e strutturati che affinano in legno a lungo, con i tipici sentori terziari e terrosi.
Il Priorato è la seconda regione più importante della Spagna, l'unica insieme alla Rioja a detenere la D.O.Ca., celebre per i suoi vini rossi a base di uve Cariñena e Garnacha che danno vita a vini strutturati e ricchi in alcool e tannino.
Anche la Ribera del Duero è riconosciuta per i vini rossi da uva Tinto Fino, mutazione genetica del Tempranillo.
Rìas Baiaxas è la zona che si più a nord del paese, famosa per i suoi vini bianchi a base di uve Albariño, il vitigno a bacca bianca più importante della Spagna, caratterizzato da una grande aromaticità e un gusto fresco e sapido. I vini bianchi di questa zona fermentano ed affinano in acciaio, e sono ideali da essere consumati in giovane età.
Il Penedès è un' area vinicola situata in Catalogna, vicino a Barcellona, celebre per gli spumanti metodo classico chiamati Cava, a base di Xarel-lo, Parellada e Macabeo, cui si aggiunge una percentuale variabile di Chardonnay.
Infine, lo Jerez in Andalusia, è la culla di uno dei vini fortificati più celebri al mondo: lo Sherry, ottenuto mediante il metodo Soleras.
