BRUNO CLAVELIER

Il Domaine Bruno Clavelier ha origini antichissime, la tenuta è stata fondata nel villaggio di Vosne Romanée alla fine del XVIII secolo. Dopo gli anni bui che si sono susseguiti dalla fine XIX all'inizio del XX secolo (fillossera, muffa, oidio e le guerre) l'azienda comincia a vedere la luce sotto la guida del nonno materno di Bruno, Joseph Brosson, che inizia a sviluppare e ad espandere la tenuta, anche se, allora l'intera produzione del Domaine veniva venduta in barili a commercianti, in particolare alla casa Clavelier, l'azienda di Négociant della famiglia gestito dal ramo paterno. L'azienda di Négociant Clavelier esiste ancora ma non ha più alcun legame con il Domaine.

Nel 1987, dopo una carriera da giocatore di rugby, Bruno Clavelier, laureato all'Università di Enologia di Digione, prende in mano le redini dell'azienda ed inizia a scrivere la storia del Domaine, producendo nel 1992 la prima annata di vini Bruno Clavelier.

Il Domaine Clavelier possiede ad oggi più di 6,5 ettari di vitigno dislocati nei comuni di Aloxe-Corton, Gevrey-Chambertin, Chambolle Musigny, Nuits St Georges e Vosnee Romanee, la maggior parte delle vigne sono state reimpiantate negli '30 e '40 subito dopo la fillossera e le più vecchie, il risultato di attente selezioni massali, arrivano ad avere più di 80 anni d'età. L'età delle vigne consente una radicazione profonda nel terreno favorendo un'ampia superficie a contatto con gli elementi minerali del sottosuolo e una resa naturalmente molto limitata, questi due fattori uniti alla grande pulizia del terreno, non sono stati più utilizzati prodotti chimici sin dagli anni '70, garantiscono una materia prima di elevatissima qualità: le uve prodotte sono concentrate, sane ed equilibrate, soprattutto in termini di acidità, elemento essenziale per preservare la finezza dei grandi Borgogna.

Il Domaine, certificato biologico Ecocert, utilizza in vigna solo fertilizzanti organici e tanto lavoro manuale, in cantina le fermentazione avvengono esclusivamente in tini di rovere troncononici aperti mediante l'uso di lieviti indigeni e durano in media tre settimane, durante le quali vengono praticate leggere follature manuali.

I vini di Bruno Clavalier svolgono poi la fermentazione malolattica, indotta naturalmente con il normale rialzo delle temperature durante la primavera successiva e vengono poi posti in piccole botti di rovere, per un terzo di legno nuovo, per circa 18 mesi prima di essere imbottigliati mediante insuffio di gas neutro, questo per mantenere bassi i livelli di Solforosa. I vini non vengono né filtrati né chiarificati.

Il Domaine Bruno Clavelier è uno dei pochi rimasti a vinificare separatamente ogni Climats di proprietà dell'azienda nel villaggio id Vosne Romanée, portando la linea aziendale ad una 15ina di etichette differenti.

Ad oggi i vini Bruno Clavelier sono tra i più ricercati dagli amanti dei grandi vini di Borgogna, grazie ad una produzione basata su uno stile naturale nel pieno rispetto del terroir di origine.

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