Nel cuore pulsante del Beaujolais, il Domaine Anthony Thevenet incarna una fusione unica tra il passato glorioso e l'irresistibile allure del presente. Questo giovane virtuoso dell'arte vinicola, plasmato dall'esperienza e ispirato dalla tradizione, è una vera e propria stella nascente.
L'avventura di Anthony Thevenet è iniziata con umiltà, passando per le cantine di due leggende: Georges Descombes e Jean Foillard. Sette anni accanto a Descombes lo hanno istruito sulle sfumature della vinificazione naturale, mentre cinque anni a fianco di Foillard lo hanno battezzato tra i maestri del Beaujolais. Nel 2013 ha lanciato la sua prima annata, ma il suo cammino è stato segnato dalle prove, come l'annata rovente del 2015 e l'annus horribilis del 2016, quando una grandinata ha raso al suolo gran parte del raccolto.
Con una predilezione per vini che incarnano forza, struttura e profondità emotiva, Anthony Thevenet abbraccia sia l'antica tradizione delle grandi botti da 600 litri, che usa per produrre le sue etichette "Vieilles Vignes", che l'innovazione dei giovani vitigni, con etichette semplicemente "Morgon" e "Chénas". La sua influenza non si limita ai maestri che lo hanno preceduto, ma si estende alle generazioni che lo hanno preceduto, come Jean-Louis Dutraive e Yvon Metras, nonché ai nuovi talenti emergenti nel mondo del Beaujolais.
La vigna del Domaine Anthony Thevenet è un laboratorio di agricoltura biologica, gestito con metodi artigianali. Anthony e suo padre, Guy, lavorano a mano, e il loro cavallo meccanico, un piccolo trattore usato per tirare una lama di metallo, è il compagno ideale nella lotta contro le erbacce, senza disturbare i preziosi microbi e insetti benefici del terreno. Il padre di Anthony, Guy, ha abbandonato la sua carriera di meccanico Mercedes per supportare la passione e il talento del figlio, dedicandosi ora a tempo pieno alle vigne. Qui non si usano trattamenti chimici, solo rame e zolfo, seguendo le antiche pratiche del biologico e biodinamico, abbracciando la comunità del vino naturale.
Ogni bottiglia prodotta dal Domaine Anthony Thevenet è una celebrazione della terra e dell'arte. La fermentazione a grappolo intero e l'uso di lieviti indigeni preservano l'essenza delle uve, mentre la fermentazione "infusione" conferisce struttura e profondità. Nessuna chiarificazione né filtrazione intervengono a cambiare la natura dei vini.
L'eredità familiare è al cuore di questa avventura. Con la scomparsa del nonno, Anthony e suo padre hanno abbracciato con forza la viticoltura biologica, convertendo parte dei loro nove ettari di terreno e pianificando la conversione dei rimanenti. Nel 2014, hanno acquisito un piccolo appezzamento nella prestigiosa Côte du Py e, nel 2016 e 2017, hanno affittato vigneti a Beaujolais Village e Chénas.
Morgon, situato nel cuore dei dieci comuni cru del Beaujolais, è il terroir di elezione del Domaine Anthony Thevenet. Qui, il clima semicontinentale regala estati lunghe e calde e inverni freddi, creando un ambiente ideale per il Gamay, un'uvacapace di generare vini fini ed eleganti, ma anche vini robusti e strutturati.
La geologia dei Cru del Beaujolais è una storia antica, scolpita dalle rocce del Massiccio Centrale, con terreni acidi, come granito, rocce vulcaniche e scisti metamorfici. Morgon, a differenza del resto della regione, è noto per la sua Côte du Py, un terreno dominato da rocce metamorfiche estremamente dure, come lo scisto, che donano ai vini di Thevenet una straordinaria intensità minerale e una struttura unica.
La Côte du Py è una perla tra le colline, caratterizzata da terreni scarsamente fertili e rocce durissime, che conferiscono ai vini una potenza e una concentrazione sorprendenti.
Da queste aspre rocce emergono vini che sfidano il tempo e la tradizione, abbracciando il meglio del passato e del presente. Il Domaine Anthony Thevenet è destinato a essere un faro luminoso tra i grandi del Beaujolais.
