DOMAINE LEROY
Il Domaine Leroy è stato fondato nel 1988 da Lalou Bize-Leroy, quando, licenziata dal Domaine de la Romanée-Conti, acquistò 21 ettari di di vigne a Vosne-Romanée e tutti i vigneti furono convertiti all’agricoltura biodinamica.
Tutte le viti al Domaine Leroy hanno delle età differenti e sono collegate tra loro, come una famiglia, in quanto la vigna non è mai ripiantata allo stesso tempo: ogni vite viene ripiantata solo quando necessario e le vecchie viti sono sostituite dalle giovani sviluppate dai germogli delle piante sorelle.
I rendimenti al Domaine Leroy sono incredibilmente bassi (circa 16hL per ettaro, a seconda di annata e denominazione) e come risultato vengono prodotti dei vini estremamente concentrati.
I grappoli di ogni annata sono selezionati due volte, prima durante la raccolta e dopo in cantina. La fermentazione avviene in grandi barili di legno senza nessuna pressione o rimozione dei gambi, in questo modo, i preziosi lieviti indigeni che crescono nella pelle dell’acino vengono preservati. Dopo che i vini sono infine pressati, vengono trasportati nella prima delle due caverne sotterranee. Qui il succo subisce la fermentazione malolattica. Il succo è versato fuori dal sedimento e il vino viene spostato ancora una volta in un’altra cantina. In questa profonda e fredda cantina il vino invecchia fino a che non è pronto per l’imbottigliamento. Per non nuocere il vino nel suo stato più fragile, il liquido viene trasferito solamente con la gravità, senza l’uso di pompe.
Una delle particolarità del Domaine Leroy è che non esiste un winemaker o un enologo. I vini hanno una qualità talmente alta che sono lasciati ad invecchiare naturalmente!