Nel suggestivo panorama dei vigneti di Châteauneuf-du-Pape, il Domaine Elodie Jaume si distingue come una realtà giovane ma intrisa di storia. Il Domaine è stato fondato nel 2017 come risultato della proprietà familiare condivisa, riconosciuta a Châteauneuf-du-Pape dal 1826 (Domaine de Chanssaud). Elodie, animata da un ardore innovativo e dalla volontà di plasmare vini che portassero la sua firma, ha deciso di tracciare la propria strada nel mondo del vino.
Guidata da una fervida curiosità e dalla determinazione di esplorare nuovi orizzonti, Elodie ha trascorso sei mesi vinificando presso il Domaine Cooper Mountain nell'Oregon, negli Stati Uniti. Un'esperienza che ha arricchito il suo bagaglio di conoscenze e ha contribuito a plasmare il suo approccio alla viticoltura. Tornata nella sua terra natia, ha abbracciato con convinzione l'agricoltura biologica e le pratiche biodinamiche, vedendole come il mezzo più autentico per esprimere l'identità dei magnifici terroir di Châteauneuf-du-Pape.
I 5 ettari di vigneto che Elodie coltiva con dedizione e passione si ergono sui pendii settentrionali del plateau de Cabrières, dove le vecchie viti di Grenache e Mourvèdre, alcune delle quali datano addirittura da 70 anni, affondano le loro radici in un suolo argilloso-sabbioso costellato di ciottoli. Questi nobili vitigni, tipici della regione del Rodano, qui trovano il loro ambiente ideale per esprimere al meglio la loro purezza, la loro finezza e la loro freschezza, incarnando appieno l'anima del territorio.
L'impegno di Elodie si estende anche alla cura meticolosa delle vigne, dove tisane e preparati biodinamici vengono applicati con scrupolo, a ogni singola parcelle. Queste pratiche non solo alimentano la vita del terreno e delle piante, ma ne esaltano anche l'autenticità e la vitalità, conferendo ai vini una nota di verace espressione del luogo.
Fin dall'inizio, Elodie ha optato per un approccio artigianale, separando i grappoli di uva delle sue 8 parcelle in piccole vasche per comprendere appieno l'identità di ciascuna. La sua filosofia enologica abbraccia la naturalità, rinunciando a qualsiasi additivo enologico tranne una minima quantità di anidride solforosa. Gli affinamenti in vasche di cemento conferiscono ai vini una struttura tannica elegante, un'invitante morbidezza e una piacevole freschezza.
Il culmine di questo impegno si materializza nel 2020 con il lancio del secondo millesimo della sua cuvée "A en perdre le soufre", vinificata senza l'aggiunta di zolfo. Una cuvée di Châteauneuf-du-Pape rosso, seguendo la stessa filosofia, è stato vinificato per la prima volta con la vendemmia 2021, promettendo di portare avanti la visione e l'impronta distintiva del Domaine Elodie Jaume.
