JEREMY RECCHIONE
Una microcantina con grandi storie da raccontare
Jeremy Lecchione fa parte di una generazione di giovani enologi che stanno dando nuova vita ai vini della Borgogna, e si sta dimostrando molto capace.
Da un decennio Jeremy Recchione coltiva una profonda passione per il vino, nel 2010 ha mosso i primi passi in Borgogna, lavorando nel Domaine Pierre Naigeon, dove ha potuto apprezzare la ricchezza e la complessità dei terroir borgognoni. Dopo una breve esperienza in Australia, è tornato nel 2013 nella Côte de Nuits, dove ha iniziato a produrre le prime bottiglie con uve acquistate da viticoltori amici. "Per me si tratta prima di tutto di una passione, quella di coltivare e trasformare una materia prima naturale per esaltarne le qualità e offrire un prodotto finale di eccellenza", spiega Jeremy con contagioso entusiasmo.
Per sei anni Jeremy Recchione ha affinato con pazienza il suo mestiere, sperimentando, ascoltando e perfezionando la sua tecnica. Nel 2019 ha compiuto il grande salto, acquisendo il vigneto di Aligoté “Les Cerisiers” a Messanges, nelle Hautes Côtes de Nuits, e fondando la propria tenuta, con una filosofia produttiva molto chiara.
"La filosofia dell’azienda è prima di tutto rispettare la natura e ciò che ci offre. Lavoriamo le vigne nel modo più naturale possibile. I vini vengono poi vinificati senza alcun intervento. Selezioniamo i grappoli in vigna e vendemmiamo in piccole cassette da 5 kg per preservare l'integrità dell'uva. Utilizziamo solo lieviti indigeni per le fermentazioni e non aggiungiamo nulla. L'impiego di solfiti è nullo o ridotto al minimo. I nostri vini vogliono semplicemente regalare piacere ed emozioni".
I suoi vini artigianali nascono dal metodo tradizionale borgognone, in cui il mosto (il succo fresco dell'uva) viene lasciato fermentare naturalmente in piccole botti di rovere con un intervento artificiale minimo. Jeremy è riconosciuto per la sua capacità di interpretare i punti di forza storici e geografici della Borgogna attraverso una lente moderna. Egli vendemmia e seleziona a mano tutte le sue uve, mantenendo un impegno alla purezza del terroir nei suoi vini, utilizzando solo lieviti naturali per la fermentazione, senza acidi aggiunti, senza zuccheri aggiunti e senza filtrazione o chiarificazione. L'imbottigliamento viene effettuato in base al calendario, un metodo di agricoltura biodinamica, e l'anidride solforosa viene utilizzata solo in quantità minime per evitare l'ossidazione. Le sue capacità di enologo sono oggi una costante fonte di ricerca e di sfida per mantenere la qualità di fronte al clima borgognone in continua evoluzione.
Con sede nel cuore della Borgogna, a Gevrey Chambertin, il Domaine Jeremy Recchione coltiva principalmente uve Pinot Noir e Chardonnay nelle seguenti denominazioni: Bourgogne Chardonnay (appezzamento situato a Meursault), Saint Romain "La combe Bazin", Gevrey Chambertin "Creux Brouillard", Fixin 1er cru "Les Hervelets", Fixin 1er cru "Les Hervelets". Ma anche vini varietali (Syrah, Grenache e Viognier) nel sud della valle del Rodano, non lontano da Cornas.
Jeremy Recchione produce attualmente solo 2.500 bottiglie, ma non c'è dubbio che rappresenti il futuro della viticoltura borgognona.