LA PORTE SAINT JEAN
Sylvain Dittière e Pauline Foucault
Nel cuore della Loira, Sylvain Dittière e Pauline Foucault dirigono con passione il loro domaine La Porte Saint Jean, incarnando una visione unica. Il vigneto di 6 ettari, tra Montreuil-Bellay e Doué-la-Fontaine, si divide in tre zone distinte: La Perlée, Les Cormiers e, la più recente, Les Pouches. Queste terre ospitano tre varietà di uva: Chenin, Cabernet Franc e alcuni ettari di vecchie viti di Sauvignon Blanc, coltivate in modo biologico.
La diversità dell'azienda, con suoli argillosi alla Perlée, argillo-calcarei con selce ai Cormiers, e il lavoro svolto su Les Pouches dal 2017, si traduce in una ricchezza innegabile. Sylvain Dittière, nipote di un agricoltore, incarna una visione globale dello sviluppo viticolo, privilegiando le virtù dell'agroforestazione e di un ecosistema rispettoso. Pauline Foucault, ha affinato le sue competenze al Clos Rougeard, gestito al tempo dal padre.
Con una coltivazione biologica, Sylvain e Pauline non ambiscono a una specifica etichetta sulle loro bottiglie, sebbene tutti i loro vini siano certificati biologici. Utilizzando infusi di erbe come la coda di cavallo per combattere l'oidio e la peronospora, e la corteccia di salice per stimolare le difese naturali delle viti, mantengono un equilibrio naturale. L'aratura con cavalli sulle pendenze ripide e la sostituzione delle viti mancanti illustrano il loro impegno verso pratiche rispettose, con applicazioni minime di zolfo e rame.
Nella tradizione delle migliori tenute della regione, La Porte Saint Jean produce vini vivaci, eleganti e precisi. Dopo 11 anni dalla prima vendemmia, l'azienda è diventata un punto di riferimento. Sottolinea un approccio meticoloso e naturale: le fermentazioni sono semplici e naturali, senza aggiunte di lieviti, seguite da un invecchiamento prolungato in botti.
Il processo di fermentazione consente ai vini di maturare nel fresco ambiente costante della cantina. Da La Porte Saint Jean, l'accento è sull'infusione piuttosto che sull'estrazione, conferendo ai vini una sensazione elegante nonostante le lunghe macerazioni. La fermentazione malolattica avviene naturalmente in botti e l'invecchiamento dura 18 mesi per La Porte Saint Jean e Les Pouches Blanc, e 24 mesi per La Perlée, Les Pouches Rouge e Les Cormiers (100% botti nuove).
Non viene utilizzato zolfo durante la vinificazione, sebbene possa essere aggiunto in quantità minime prima dell'imbottigliamento per proteggere i vini se necessario.